La premier Meloni vuole salvare l’Italia: il primo decreto parla chiaro
È stato reso noto il primo decreto firmato dalla neo Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, con il quale si spera di porre fine all’emergenza legata all’energia ed al caro bollette che sta interessando l’Italia in questi ultimi mesi.
Il decreto ha come priorità l’emergenza energetica con la Pace Fiscale, ma poi si concentrerà anche sulle modifiche a cui verrà sottoposto il Reddito di Cittadinanza ed il Superbonus 110%. Ecco cosa contiene il testo del DL.
Il primo decreto del nuovo Governo Meloni
Nella mattina del 22 Ottobre tutti i ministri ed il personale che comporrà il nuovo Governo ha prestato giuramento al Quirinale. I lavori che han portato alla creazione del primo decreto si sono concentrati principalmente sulla grave emergenza energetica che ha letteralmente messo in ginocchio l’intero Paese negli ultimi tempi.
Nonostante molte misure siano ancora in corso di validità fino ad almeno fine anno, il Governo potrebbe decidere di cambiare le carte in tavola, modificando le norme legate al Reddito di Cittadinanza, ai bonus per le ristrutturazioni delle proprie case ed alle pensioni.
Proprio sul tema delle pensioni il Governo avrà molto da lavorare, in quanto dovrà riuscire a soddisfare tutti i punti elencati in campagna elettorale. Tra le future novità compare una probabile proroga di Quota 102, dell’Ape Sociale e di Opzione Donna, tuttavia si potrebbe optare anche per un cambiamento, rendendo strutturale la possibilità di accedere alla pensione all’età di 63 anni invece che 67.
Cosa cambierà a breve
La Meloni avrà tempo fino a fine anno per proporre la Legge di Bilancio 2022, dove verranno rinnovati i sostegni per i primi tre mesi dell’anno.
Le prossime decisioni verteranno sul Reddito di Cittadinanza, sul Superbonus 110% che verrà ridotto nell’arco dei prossimi anni, sulla Flat Tax voluta dalla Lega anche per le Partite Iva fino a 100mila euro di fatturato, l’aumento degli assegni pensionistici e dei bonus da destinare per i mesi futuri.
Tutti i soldi necessari per effettuare le modifiche nella Nazione potranno essere in parte presi dai fondi europei ancora non spesi, dai fondi che sono stati lasciati a Palazzo Chigi dall’ex Governo Draghi e dall’eventuale Maxi-Sanatoria prevista per le cartelle esattoriali.
La nuova rottamazione permetterebbe di annullare le cartelle esattoriali fino ad un valore di 3mila o 3500 euro, permettendo ai debitori di sanare la propria situazione con attraverso il pagamento del 20% del debito totale o dell’intera somma maggiorata del 5% nel caso in cui siano presenti interessi o sanzioni che ne aumentano ancora di più il valore.