A causa dell’inflazione i soldi in banca non sono più al sicuro dato che, chi ha depositato i propri risparmi nelle banche, ha perso il 10% del totale in 2 anni a causa dei costi fissi e di gestione del conto corrente che sono aumentati.
La riduzione del potere di acquisto dei clienti delle banche deriva soprattutto dall’aumento incontrollato dell’inflazione che hanno causato aumenti del costo della vita, dei costi di gestione dei conti correnti e dei costi fissi che ogni cliente dovrà pagare obbligatoriamente.
In Italia si stima che la somma totale del denaro andata totalmente in fumo ammonta a 160,20 miliardi di euro, persi tutti in brevissimo tempo e purtroppo la situazione potrà continuare a peggiorare nei prossimi mesi, soprattutto in vista degli aumenti dell’inflazione, che difficilmente si adeguerà a quella europea, assestata ormai sul 2%. In Italia l’inflazione è arrivata a superare l’8% già ad Agosto. Maggiore sarà questa cifra e maggiori saranno le perdite nei risparmi delle famiglie.
Negli ultimi 10 anni si stima che le perdite abbiamo raggiunto una media del 35% e per limitare questo trend si può scegliere un’alternativa valida al conto corrente.
Un’opzione da valutare riguarda il conto deposito, che ha un rendimento che oscilla tra lo 0,74% ed il 1,48% netti. Depositare i propri risparmi in un conto deposito rappresenta una sicurezza in più che però, a conti fatti, non risulta molto redditizia nel breve, nel medio e nel lungo termine.
Nel caso in cui si volesse aumentare il valore dei risparmi a disposizione, si può cominciare a pensare alle possibilità di investimento nel mercato azionario, valutando ciò che più potrebbe garantire un guadagno, come ad esempio il settore della cybersecurity o delle tecnologie avanzate.
L’investimento nel mercato azionario non è un percorso semplice ed è bene quindi conoscere come muoversi così da non andare in perdita. Gli esperti consigliano di investire in obbligazioni inflation linked che riescono a far guadagnare di più rispetto alle obbligazioni tradizionali.
Se invece non si vuole rischiare e si preferisce rimanere in un ambiente sicuro, può sempre optare per un piano di accumulo capitale chiamato Pac che è adatto al chi è alle prime armi e non ha a disposizione cifre esorbitanti da investire. Con il Pac si può puntare sui settori che hanno subito pressione al ribasso oppure sui trend a lunghissimo periodo, come le energie rinnovabili. Gli esperti inoltre consigliano di suddividere investimenti in vari settori così da evitare i rischi dell’ “all-in”, in cui si può arrivare a perdere tutta la somma di investimento iniziale.