Sono arrivate le novità riguardanti il 730 e la dichiarazione dei redditi previsti per il 2023, le nuove regole dovranno essere seguite da tutti i cittadini interessati ai bonus ed alle detrazioni fiscali legate a certe attività, come quelle musicali.
Con le novità relative alla dichiarazione dei redditi ed al 730 le persone dovranno prestare a molte più fattori rispetto agli anni scorsi, infatti le modifiche riguardano le destinazioni dell’8, del 5 e del 2 per mille, il canone rai e dei bonus sui corsi musicali.
Per il nuovo anno sono previste novità piuttosto importanti, la prima riguarda la possibilità di riconoscere in dichiarazione dei redditi una detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute nel 2022 per lo studio e la pratica dei figli tra i 5 ed i 18 anni.
Nel 2023 quindi si potrà godere di una notevole detrazione fiscale per i pagamenti legati ai conservatori di musica, alle scuole di musica iscritte nei registri regionali, alle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), ai cori, bande e scuole di musica riconosciuti da una pubblica amministrazione per lo studio e la pratica della musica.
L’offerta è valida tuttavia solo per un una detrazione totale di 1000 euro e solo per le famiglie con un reddito complessivo da 36mila euro con figli tra i 5 ed i 18 anni.
Già da qualche settimana l’Europa ha imposto all’Italia di adeguarsi alle normative relative alle bollette della luce, che oltre ad essere più comprensibili in ogni sua voce, dovranno anche non includere alcun tipo di tassa esterna alla semplice fornitura di energia.
Il canone Rai quindi dovrà essere escluso dalla bolletta già dal 2023, quindi molto probabilmente il suo pagamento verrà effettuato nel momento della dichiarazione dei redditi, attualmente la somma risulta essere ancora di 90 euro annui.
Le modifiche attualmente terminano con i cambiamenti relativi all’8×1000, al 5×1000 ed al 2×1000 che potranno essere presentate direttamente in maniera telematica.
La legge di conversione del Decreto Semplificazioni ha eliminato la scheda di destinazione presentate tramite sostituto d’imposta, quindi il lavoratore non dovrà più fornire in busta chiusa le scelte dell’8, del 5 e del 2 per mille al proprio datore di lavoro.
Prima di questo aggiornamento il datore di lavoro aveva il dovere di consegnare la documentazione ad un ufficio postale incaricato per la trasmissione telematica dei dati all’Amministrazione finanziaria, ma ora il lavoratore potrà inviare tutto telematicamente tramite il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, evitando gli intermediari.