Listeria, tutto quel che c’è da sapere sul batterio presente non solo nei würstel
Ormai da Settembre le notizie sono piene di fatti riguardanti la listeriosi, partendo dai casi dei würstel a quelle più recenti riguardanti i richiami preventivi dei molteplici prodotti alimentari a rischio. Gli esperti hanno spiegato tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Ancora prima dei contagi iniziati negli scorsi mesi, i medici ed i ricercatori erano già a conoscenza del batterio nei minimi dettagli, capendo come funzionino i contagi, quali sintomi porta e come può essere eliminato. Ecco cos’è e come agisce il Listeria monocytogenes.
Listeria monocytonges, il batterio protagonista dei contagi
I casi di infezione più noti in Italia riguardano quelli causati dal consumo di würstel crudi, più nello specifico quello di pollo, che da inizio Settembre ha causato più di 60 casi e 3 morti. Oltre a questi, dalle ultime notizie sembrerebbe che anche molti altri alimenti siano stati causa di infezioni, soprattutto formaggi come ricotte e gorgonzola, tanto che ultimamente sul sito del Ministero della Sanità è pieno di comunicazioni riguardanti richiami di prodotti alimentari di ogni genere.
Il batterio causa di tutto questo si chiama Listeria monocytogenes, cresce e si riproduce a temperature tra gli 0°C ed i 45°C, si trova nel suolo, nell’acqua nella vegetazione e nelle feci di numerose specie animali e può contaminare gli alimenti in ogni livello della catena di produzione e consumo degli alimenti.
I sintomi e le cure
Nel caso in cui si ingerisca un alimento contaminato si possono percepire i sintomi già entro poche ore dal consumo, in quanto la listeriosi gastroenteriti febbrili, dolori agli arti, meningiti, encefaliti, setticemie e nel caso di donne in gravidanza può portare anche a gravi conseguenze sul feto, inclusa la morte fetale, l’aborto od il parto prematuro.
Le cure prevedono generalmente una somministrazione di antibiotici, ma il fattore tempo è molto importante, in quanto nel caso in cui l’infezione non venga trattata adeguatamente già dalle primissime ore si può arrivare anche alla morte, com’è stato reso noto dalle notizie presenti sui giornali.
Per combattere il batterio tuttavia è sufficiente seguire le norme igieniche che riguardano la conservazione, la preparazione e la cottura degli alimenti. Molte di queste nozioni sono anche già presenti sulla confezione, quindi bisogna prestare molta attenzione alle indicazioni, anche a quelle scritte in piccolo o difficilmente accessibili.
Nel caso in cui in casa si abbia ancora qualche prodotto segnalato nel registro presente sul sito del Ministero della Sanità è bene evitare di consumarlo, molto spesso è sufficiente portarlo in un supermercato per far sì che il prodotto venga ritirato, in alternativa si può decidere di gettarlo per una maggiore sicurezza.