Le bollette, già in aumento da mesi, ora avranno un motivo in più per far crescere gli importi, infatti si sta avvicinando quel periodo dell’anno in cui le lancette degli orologi devono essere spostate di un’ora più avanti, dicendo addio all’ora legale.
L’ora solare porterà con sé un’ora di buio in più, incrementando notevolmente il bisogno di energia elettrica nelle case e negli ambienti pubblici. Il cambio di orario, ampiamente discusso da anni nell’Unione Europea, avverrà nella notte tra il 29 ed il 30 Ottobre.
Il momento è arrivato, Sabato 29 si dorme in più dato che nella notte tra Sabato 29 e Domenica 30, alle 3 di notte, le lancette dell’orologio dovranno essere spostate di un’ora indietro, entrando a tutti gli effetti nell’ora solare.
Secondo le stime del Centro Studi di Conflavoro PMI, utilizzare l’ora legale per tutto l’arco dell’anno farebbe risparmiare 2,7 miliardi di euro di energia elettrica nel 2023 in quanto si ritarderebbe l’uso della luce artificiale nel momento in cui molte attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento.
Un risparmio davvero notevole, considerando i rincari a cui le famiglie dovranno far fronte nei prossimi mesi. Il caso di studi utilizzato dal Centro Studi ha preso come riferimento la città di Roma, in cui nel giorno più corto dell’anno il sole tramonta alle 16.42. Con l’ora legale tramonterebbe alle 17.42.
I calcoli hanno stabilito che nonostante l’alba si “sposterebbe” di un’ora avanti, i vantaggi rimarrebbero comunque presenti, dato che i consumi al mattino sono molto meno elevati rispetto al pomeriggio ed alla sera.
Il tema dell’ora solare e dell’ora legale è stato ampiamente dibattuto in Europa già nel 2018, quando il Parlamento Europeo ha deciso di rimuovere l’obbligatorietà per gli Stati di adempiere al cambiamento di orario.
Gli stati avrebbero quindi dovuto decidere autonomamente dato che, nella consultazione pubblica avvenuta tra Luglio ed Agosto 2018 ben l’84% dei paesi ha votò a favore dell’eliminazione dell’obbligo ed avrebbero dovuto comunicare la propria decisione entro la fine del 2021.
L’Italia ha deciso di sfruttare i maggiori vantaggi offerti in estate dall’ora Solare e quindi fino al prossimo cambiamento si dovrà provvedere al pagamento delle bollette maggiorate.
Oltre all’aspetto economico, il mantenimento dell’ora solare va a creare molto più inquinamento atmosferico dato che nei mesi coinvolti, secondo gli esperti, vengono emesse circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, andando ad incrementare l’inquinamento che ha già ampiamente superato i livelli limite imposti dall’Europa.