Separazione con conto cointestato, che fine fanno i soldi?
In Italia quasi un matrimonio su due finisce con un divorzio, spesso i rapporti si incrinano e non si riesce più a trovare un accordo tra i due ex coniugi. In questi casi capire cosa succede ai risparmi presenti sul conto cointestato è di fondamentale importanza.
Quanto le persone decidono si sposarsi sperano che il rapporto duri per sempre, purtroppo però secondo le statistiche non tutto finisce come le favole e prima o poi si dovranno affrontare i temi economici, spesso protagonisti durante gli accordi per il divorzio.
Conti cointestati e divorzi
Il conto corrente cointestato è sicuramente una soluzione pratica ed efficace nel momento in cui si ha una relazione stabile con una persona, consente di dividere le spese e di avere un maggior controllo sui risparmi. Cosa succede quando le relazioni si rompono?
In caso di cattivi rapporti ogni decisione da prendere sembra sempre costituire un ostacolo insormontabile, eventualità che obbliga le persone a contattare ed assumere figure legali specializzate pronte a creare accordi favorevoli per entrambe le parti, proponendo la migliore offerta che possa soddisfare anche i bisogni degli eventuali minori presenti.
Secondo l’indagine svolta da mUpResearch e Norstat sono circa 280mila le persone che hanno trattenuto tutti i soldi presenti sul conto, altri 151 mila addirittura hanno preso con sé la metà dei risparmi, commettendo un vero e proprio furto.
Che fine fanno i soldi nel conto cointestato in caso di separazione
A seconda dell’importo presente sul conto cointestato, gli ex coniugi o i loro avvocati, possono decidere come sia meglio dividere la somma di denaro. Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di tenere aperto il conto in comune utilizzando i soldi per la cura ed il sostentamento de figli, riuscendo a dividersi le spese in modo equo.
Nel caso in cui i rapporti siano buoni si può anche decidere di dividersi equamente al 50% l’importo, oppure di estinguere il conto per aprirne uno nuovo in favore dei figli oppure ancora di dividere i risparmi in percentuale in base alle possibilità economiche di ognuno.
I rapporti purtroppo non sempre consentono una decisione concordabile, quindi si ha bisogno della presenza di figure legali, come avvocati e giudici, soprattutto nel momento in cui un coniuge si appropria indebitamente del denaro.
Questi episodi richiedono obbligatoriamente l’intervento di un giudice che dovrà occuparsi di avviare una procedura penale nei confronti dell’ex coniuge, disponendo inoltre dell’eventuale blocco di ogni operazione bancaria proveniente dal conto dell’imputato, almeno fino alla sentenza di separazione.