Rischio per i conti cointestati: il fisco fa partire i controlli, chi rischia
Alto rischio per chi ha i conti cointestati. Il fisco ha fatto partire una raffica di controlli. Chi è che sta rischiando grosso?
Nuovi controlli da parte dell’agenzia delle entrate. Alcuni rischiano davvero tanto. Leggiamo i dettagli.
Fisco, partono i controlli sui conti cointestati, chi rischia?
Sono cambiati i controlli dell’Agenzia delle Entrate. Anzi, si sono inaspriti. In questo ultimo periodo infatti, è stato dato il via a Vera – Verifica dei Rapporti Finanziari -. Il nuovo e innovativo algoritmo incaricato di incrociare i dati dei contribuenti e creare liste selettive di coloro che sono a rischio di evasione fiscale.
A essere monitorati non ci sono solo i conti correnti, ma anche i dati finanziari e quelli immobiliari, i pagamenti con le carte di credito e le fatture elettroniche. Per quanto riguarda i conti correnti, che sono quelli più a rischio di controlli, ci sono alcuni espedienti che posso tutelare chi li possiede, soprattutto se si tratta di conti cointestati.
Infatti questi ultimi, sebbene abbiano numerosi vantaggi per i componenti di una stessa famiglia, possono causare confusione e di conseguenza problemi con il fisco.
Perché si rischia con il conto cointestato? I controlli del Fisco
Il conto cointestato permette agli intestatari di prelevare ed effettuare pagamenti liberamente. Per cui può facilmente accadere che la persona che ha versato la minore quantità di denaro vada poi ad utilizzare anche il denaro versato dall’altra persona. Per questo motivo occorre stabilire un accordo di fiducia tra le due persone, considerando che la banca non è responsabile nel caso in cui uno dei due cointestatari decida di prelevare l’intera somma del conto.
Ciò che si rischia, nella situazione peggiore, è che l’intero conto corrente venga sequestrato, anche se a compiere l’illecito è solo uno dei due intestatari. La seconda soluzione per non essere sottoposti a controlli sul conto cointestato è quella di adempiere in modo trasparente a tutti gli obblighi fiscali di legge. Questo vuol dire che il denaro guadagnato, sia dal lavoro che da altre forme di reddito, va dichiarato ogni anno in modo preciso.
Infine, per far sì che ogni persona sia responsabile solo delle proprie dichiarazioni e delle proprie somme depositate, prelevate o versate, c’è la possibilità di separare le somme conservate in un unico conto corrente cointestato in due conti separati. Per fare questo è sufficiente aprire un altro conto corrente, intestato ad uno dei due, e depositarvi la metà delle somme presenti sul primo conto.