Bomba nucleare in Italia, i punti sensibili: chi rischia per primo
Per quanto si tratti di un’ipotesi molto distante dalla situazione attuale, è comunque innegabile che esistano dei luoghi sensibili presenti nella nostra nazione, a partire dalle basi Nato disseminate in tante città.
L’attacco nucleare minacciato dalla Russia potrebbe comprendere anche il suolo italiano, dato che è membro della Nato e ospita molte basi militari che potrebbero essere colpite dagli eventuali attacchi di Putin.
Bombe nucleari, dove potrebbero essere usate
Il presidente della Russia, Vladimir Putin, non ha mai fatto segreto delle quantità di armi, anche nucleari, in suo possesso, e benché uno scontro di tale portata non convenga ad alcun paese mondiale, è importante conoscere le basi che potrebbero entrare nel mirino dei russi.
Le basi Nato in Italia sono circa 1200, alcune di rilevante importanza che possono comprendere centri logistici, di addestramento, aeroporti militari, depositi, poligoni ed impianti di comunicazione.
Le basi più rilevanti si trovano a:
- Aviano, in provincia di Pordenone in Friuli Venezia-Giulia, che dovrebbe contenere diverse testate nucleari, è una base aerea.
- Camp Ederle, Vicenza in Veneto, dove è situata una importante base militare.
- Gaeta, in provincia di Latina nel Lazio, dove si può trovare la base navale americana.
- Ghedi, in provincia di Brescia in Lombardia, in cui è presente un aeroporto italiano con testate nucleari americane.
- Napoli, dove ha sede uno dei due Comandi operativi della Nato in Europa ed il Quartier Generale del Comando delle forze navali degli Stati Uniti.
- Poggio Renatico, provincia di Ferrara in Emilia Romagna, dove c’è la sede di una base aerea della Nato.
- Sigonella, vicino Catania in Sicilia, che rappresenta uno dei luoghi più rilevanti in quanto è da qui che partono molte delle missioni di ricognizione in cui vengono usati droni.
- Solbiate Olona, in provincia di Varese in Lombardia: qui ha sede il Nato Rapid deployable corps (il Corpo di armata di reazione rapida).
Quali sono i rischi
Per quanto è noto, Putin avrebbe a disposizione un arsenale di armi nucleari nettamente superiore a quello della Nato, entrambi però in caso di escalation porterebbero a danni devastanti per tutta l’umanità.
Le mosse che potrebbe seguire il presidente russo sono principalmente 3:
- Intimorire l’Ucraina ed i suoi alleati attraverso un colpo dimostrativo, che potrebbe riguardare un test nucleare nelle vicinanze delle zone colpite dalla guerra
- Colpire direttamente un sito Ucraino, tra cui gli obiettivi militari o luoghi dall’alto valore simbolico
- Attaccare con le armi nucleari le basi della Nato presenti nei paesi europei, da cui partono i rifornimenti di ami destinate ai militari in Ucraina.
Tutte le opzioni sopra citate porterebbero a reazioni immediate da parte della Nato, quindi la possibilità che questi scenari avvengano sono piuttosto remoti.