Limite di contanti e Pos obbligatorio: le direttive del nuovo governo
Il limite ai pagamenti in contante e l’obbligo di Pos per i commercianti potrebbero avere vita breve con la nuova legislatura: cosa cambierà col governo Meloni?
Nuove direttive dal governo sui contanti e il pos. A breve potrebbe cambiare tutto. Leggiamo i dettagli.
Pos e contanti, cambia tutto. Il nuovo governo parla chiaro
Limite ai pagamenti in contante e obbligo di Pos per i commercianti sono due dei capisaldi della lotta all’evasione fiscale, insieme alla lotteria degli scontrini e al cashback. Ma i governi precedenti, Conte Bis e Draghi, avevano un approccio completamente diverso, quasi opposto, alla materia. Cosa cambierà col governo Meloni?
La leader di Fratelli d’Italia non ha mai avuto remore ad esporsi, anche se nelle ultime dichiarazioni ha un po’ abbassato i toni, assumendo un’impostazione più istituzionale. Per esempio, in passato Meloni ha dichiarato che l’obbligo di Pos per i negozianti è un favore alle banche, idem per il tetto per i pagamenti in contante. Per Bankitalia e Commissione Ue invece, queste misure favorirebbero l’economia sommersa e il riciclaggio.
Attualmente in Italia vige la soglia a 2mila euro per i pagamenti in contanti. In realtà, a inizio 2022 il tetto massimo per l’uso del denaro contante era sceso a mille euro. Poi, con un emendamento al decreto Milleproroghe la soglia massima è stata ritoccata e riportata a 2mila euro. Di chi era l’emendamento? Ovviamente di Fratelli d’Italia.
Nel programma del partito leader della coalizione di centrodestra l’obiettivo previsto era quello di innalzare il limite del contante alla media europea. Su 27 stati membri, sono 16 i paesi in cui i governi hanno deciso di imporre una soglia massima per i pagamenti in contante.
In quali paesi c’è il limite di contante? Vediamoli tutti
I 16 paesi in cui vige un limite al contante sono: Belgio, Bulgaria, Croazia, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Slovenia. La media è tra i 4 e i 5mila euro.
Poi ci sono paesi come la Grecia per un limite ancora più severo di quello italiano: 500 euro e paesi molto meno restrittivi, come Croazia e Slovacchia – 15mila euro -, o Malta e Repubblica Ceca – 10mila euro -. In Germania bisogna mostrare un documento di identità se si pagano importi oltre i 10mila euro. In Svezia dove non c’è un limite stabilito per legge, i commercianti possono rifiutare qualsiasi pagamento in contante.
La legge prevede che in Italia dal 1° gennaio 2023 il limite per le transazioni venga dimezzato, quindi portato nuovamente a mille euro, ma visti i precedenti è difficile non aspettarsi un intervento in legge di Bilancio, a meno che il nuovo governo non decida di dare priorità ad altri temi e tornare sull’argomento dopo qualche mese.