Caro bollette, i nostri nonni si scaldavano così: torna di moda il risparmio vero
Con il rincaro delle bollette molte persone non sanno più come scaldare casa, anche a causa della scarsità di gas che permetterà l’accensione dei termosifoni solo per un breve periodo di tempo. In Italia e nel mondo stanno tornando di moda camini e stufe per risparmiare.
Molte famiglie italiane si stanno preparando alle ingenti somme da pagare che arriveranno con le bollette dei prossimi mesi, risparmiando il più possibile e sfruttando i vantaggi dei bonus relativi all’efficientamento energetico, in molti però torneranno ad usare la legna per scaldare casa.
Camini a legna e stufe, la “nuova vecchia” moda
Dal momento in cui è scoppiata la guerra in Ucraina era ben chiaro che tante delle materie prime importate da quelle zone non sarebbero più arrivate in Italia o che la nazione ne avrebbe avuto accesso solo in minima parte. Tra queste compare il gas naturale russo, materia prima che, insieme alle speculazioni ed all’inflazione, ha fatto salire notevolmente i prezzi di carburante, utenze, beni di prima necessità ed alimenti.
Il gas infatti è parte integrante di tutte le fasi di produzione, dalla produzione, al confezionamento, per proseguire con il trasporto verso supermercati e negozi.
A causa della scarsità di questa materia prima i Governi di molte nazioni hanno deciso di porre delle limitazioni a riscaldamenti e illuminazione cittadina. In Italia il riscaldamento sarà razionato al fine di risparmiare quanto più gas possibile, accendendo i termosifoni per 15 giorni in meno rispetto al 2021 e per meno ore al giorno.
La misura che spaventa di più i cittadini però riguarda il massimo di 19°C imposto per case, condomini e strutture pubbliche e commerciali. Per ovviare a questo problema in molti si sono attrezzati con stufe a pellet, stufette elettriche, pompe di calore o per l’appunto camini e stufe a legna.
Camini e stufe a legna, convengono davvero?
Camini e stufe tradizionali hanno purtroppo degli svantaggi piuttosto pesanti, infatti solo nella regione Lombardia causano il 39% delle emissioni di Pm10, che sono dei particolati aerei che vengono respirati causando danni alla salute.
La soluzione migliore riguarda l’installazione di camini di nuova generazione, privi di canna fumaria e funzionanti a bioetanolo o a corrente e riscaldano ambienti di 25-30mq senza emissioni inquinanti. Questi caminetti eco sono utili anche per risparmiare, infatti consumano appena 2kW all’ora, circa 7 centesimi.
Questi camini non hanno bisogno di permessi di installazione e sono ottimi anche come elementi d’arredo grazie alle loro linee di design, riuscendo a ridurre od eliminare l’uso dei sistemi di riscaldamento tradizionali, come i termosifoni, di gran lunga più costosi.