Superbonus prima e seconda casa: cosa cambia con la riforma Meloni
La riforma Meloni porta a notevoli cambiamenti in Legge di Bilancio che riguardano i superbonus prima e seconda casa. Cosa cambia? Quali sono le novità che prevede la Legge di Bilancio? Continua a leggere per scoprire vantaggi e svantaggi sui bonus edilizi.
Superbonus edilizi, riforma bonus edilizia
L’intervento del governo Meloni sulle agevolazioni nel settore dell’edilizia, riguardano soprattutto il superbonus 110%. La prossima Legge di Bilancio prevede la riforma dei bonus e il cambio dell’aliquota super.
Nella serie di cambiamenti effettuati dalla riforma non rientra solamente la prima casa. A quanto si evince dalle anticipazioni, il superbonus continuerà a essere utilizzabile anche per la seconda casa anche se l’aliquota verrà fissata con un tasso più basso.
Cosa cambia con la riforma Meloni per il superbonus edilizia
In attesa dell’insediamento del nuovo governo e la conferma delle riforme, sono state trapelate alcune anticipazioni. Tali informazioni riguardano la conferma dei bonus edilizia che continueranno a essere applicati e la riduzione delle aliquote fruibili. Tutto questo ha lo scopo di accorpare i diversi bonus casa stabilendo un’aliquota dell’80% come anticipato da Fratelli d’Italia nel programma elettorale.
Il superbonus subirà lo stesso trattamento scendendo dal 110% all’80% di aliquota. Inoltre verranno applicate alcune differenze di rimborso tra prima e seconda casa. Per quanto riguarda l’abitazione principale sarà applicata l’aliquota all’80% mentre per la seconda casa si dimezzerà il superbonus con un’aliquota dal 50 al 65%.
La decisione di intervenire sui bonus è stata presa prima di tutto da Draghi intervenuto già nella scorsa Legge di Bilancio agendo su aliquote e scadenze relative al superbonus 110. La normativa vigente determina la durata dell’aliquota 110% fino al termine del 2023, con una riduzione graduale al 70% nell’anno 2024 e al 65% nel 2025. Per quanto riguarda gli immobili unifamiliari, ad esempio, le villette, è prevista la scadenza del superbonus il 31 dicembre 2022.
Cessione del credito e superbonus, maggiori controlli dell’Agenzia delle Entrate
La riforma Meloni potrebbe includere anche interventi futuri sulla cessione del credito e il meccanismi che la regolano. Per il momento ci sono stati solo dei chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate che riguardano le novità descritte nel Decreto Aiuti e Decreto Aiuti bis. I cambiamenti, in questo caso, sono volti a indagare su eventuali truffe oltre a sbloccare la cessione del credito.
L’obiettivo è quello di evitare imbrogli che mettano in circolo crediti fiscali falsi. A tale scopo l’AdE metterà in atto un’intenza attività di accertamento basata su indici di valutazione della correttezza. Tali indagini riguarderanno:
- la documentazione che dovrà essere completa e non assente,
- l’eventuale contraddittorietà dei documenti presentati,
- la coerenza patrimoniale e reddituale tra valore e oggetto dei lavori eseguiti,
- analisi del profilo dei richiedenti beneficiari delle agevolazioni,
- proporzione tra valore dell’immobile e crediti ceduti,
- reale effettuazione dei lavori,
- anomalie applicate nella cessione dei crediti riguardo le condizioni economiche.