Pensioni: parte la campagna di accertamento di esistenza in vita
Dallo scorso settembre sono partiti i controlli a tappeto da parte dell’INPS per i pensionati italiani residenti all’estero. I pensionati italiani che vivono fuori dal nostro Paese, dovranno dare comunicazione all’INSP dell’esistenza in vita, pena la sospensione dell’assegno pensionistico.
È partita lo scorso settembre la campagna di accertamento dell’esistenza in vita per i pensionati italiani che vivono all’estero. Nello specifico, i percettori di assegno pensionistico residenti in Europa, Africa e Oceani, dovranno comunicare all’INPS di essere ancora vivi.
La misura nasce al fine di aggiornare gli archivi e al contempo, per evitare il rischio di truffe e raggiri nei confronti dell’Istituto Previdenziale, che continuerebbe ad erogare pagamenti non più dovuti in caso di decesso dei beneficiari. Andiamo al punto e vediamo nel dettaglio, come funziona la campagna di controllo e accertamento di esistenza in vita.
Pensioni all’estero: come funziona la campagna di controllo e accertamento di esistenza in vita
La campagna di accertamento prevede la collaborazione tra INPS e Citibank, ovvero l’istituto che attualmente paga le pensioni all’estero.
Citibank dallo scorso settembre si è occupato della spedizione delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita nei confronti di tutti i percettori di assegno pensionistico residenti in Europa, Africa e Oceania. Le uniche nazioni escluse dalle verifiche sono quelle con le quali l’Italia ha sottoscritto accordi per lo scambio telematico di informazioni fiscali.
Per scongiurare la sospensione della pensione, i soggetti interessati dovranno opportunamente compilare il modulo, in ogni sua parte come indicato, e riconsegnarlo alla Banca entro il prossimo 12 gennaio 2023. Ad ogni modo, in alternativa, sono previste altre due diverse strade per la dimostrazione di esistenza in vita.
Pensioni all’estero: come dimostrare l’esistenza in vita?
Come abbiamo anticipato, i percettori di assegno pensionistico, possono dare comunicazione dell’esistenza in vita, compilando un apposito modulo di attestazione, inviato via posta da Citibank NA e rispedendolo al mittente.
Tuttavia, l’INPS ha messo a disposizione dei pensionati italiani residenti all’estero altre due diverse modalità per la comunicazione di esistenza in vita. Infatti, i soggetti interessati hanno la possibilità di dimostrare l’esistenza in vita tramite portale web predisposto da Citibank NA oppure riscuotendo la prestazione, personalmente allo sportello.
Pensioni all’estero: cosa si rischia in caso di mancata dichiarazione dell’esistenza in vita?
In caso di mancata dichiarazione dell’esistenza in vita, il pagamento della prestazione pensionistica di febbraio, avverrà esclusivamente in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. Nel caso che il soggetto interessato non si presentasse a riscuotere fisicamente presso lo sportello, l’assegno pensionistico, il pagamento della prestazione verrà sospeso a partire dalla rata di marzo 2023.