La lotta per la parità continua, quanto guadagna il primo arbitro donna in Serie A
Il calcio è da sempre uno degli sport in cui la presenza maschile è predominante, fortunatamente (ma lentamente) questo processo sta per cambiare grazie a Maria Sole Ferrieri, la prima donna arbitro nella Serie A.
Le donne stanno per farsi spazio anche negli ambiti lavorativi più complessi, iniziando un processo di parità che permetterà sia a uomini che donne di ottenere le stesse opportunità in ogni settore professionale.
Chi è il primo arbitro donna nella Serie A
Maria Sole Ferrieri compirà 32 anni a fine Novembre, è nata a Livorno ed è laureata alla triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università di Pisa ed ha conseguito una laurea magistrale in Sociologia all’Università di Firenze.
Maria Sole ha debuttato in Serie A arbitrando la partita vinta dal Sassuolo contro la Salernitana con un sonante 5 a 0.
La figura dell’arbitro donna tuttavia era già presente nella Serie B con l’esordio di Maria Marotta, in Premier League in cui ha prestato servizio Rebecca Welch ed in Champions League dove era presente Stéphanie Frappart.
Stiamo assistendo ad un incredibile passo in avanti in termini di parità di genere, dato che il calcio è da sempre considerato uno sport unicamente maschile, dato visibile anche dall’importanza data al calcio maschile all’interno delle notizie giornalistiche ed a livello di sponsor, rispetto alle squadre femminili che spesso vengono totalmente ignorate.
Per i curiosi delle cifre, non è dato purtroppo sapere a quanto possa arrivare il guadagno di un arbitro donna, specialmente perché la categoria incide molto sullo stipendio.
Un arbitro di Serie C ad esempio percepisce 200 euro lordi a partita, in serie A invece i pagamenti sono di gran lunga superiori, raggiungendo anche i quasi 4 mila euro a match. Oltre alle cifre che derivano dal numero di partite arbitrate, c’è anche un fisso annuale calcolato in base alle presenze precedenti. In serie A si calcolano circa 45mila euro annui per chi ha assistito a meno di 25 partite e si sale fino agli 80mila euro per i direttori di gare internazionali. A queste somme naturalmente andranno aggiunti bonus ed i rimborsi spese sostenute per le trasferte.
In quali altri sport è presente un arbitro donna
Il calcio non è l’unico sport a godere della presenza di un arbitro donna, infatti in tanti altri sport di squadra sono state aperte le porte al sesso femminile.
Nel 2019 quattro donne hanno arbitrato un evento di Hockey NHL mentre nell’NBA si possono contare 6 donne arbitro presenti dal 1997.
Non sempre però per una donna è semplice riuscire ad ottenere un lavoro in questi ambiti, tanto che nel 1972 l’arbitro Bernice Gera ha dovuto portare in tribunale la New York Professional Baseball League, che non gli aveva permesso tra il personale ufficiale di gara.