Cibi sempre più cari, sapete quanto costa l’olio di semi? Forse no…
I costi dei generi alimentari stanno crescendo a vista d’occhio, tanto da rendere quasi proibitivi alcuni alimenti di base che costituiscono una sana ed equilibrata alimentazione. Ecco una lista di tutti i rincari avvenuti fino ad ora.
La guerra tra Ucraina e Russia ha ridotto le importazioni di tantissime materie prime tanto che ora un litro di olio di semi può costare più del pregiato olio extravergine di oliva e per di più i prezzi non sembrano intenzionati a scendere.
Perché i prezzi crescono così tanto
La situazione di crisi attuale a cui stiamo assistendo è causata dai cambiamenti climatici, che questa estate hanno portato all’assenza quasi totale di piogge e dalla guerra in corso tra Russia e Ucraina, dato che le molte risorse importate ora non sono più disponibili.
Il blocco della fornitura di gas a tutta Europa sta causando danni davvero ingenti, tanto che le popolazioni chiedono a gran voce la creazione di sostegni ad hoc per facilitare l’acquisto dei beni di prima necessità.
I bonus elargiti dal governo tuttavia non riescono a sopperire gli aumenti che, secondo le statistiche dell’Unione Nazionale Consumatori, arriva a superare i 900 euro annui per famiglia. Risulta inutile anche il taglio dell’IVA del 4% sui beni alimentari, in quanto il risparmio sarebbe di appena 90 euro, somma che non riesce a far fronte al totale delle spese sostenute.
Cosa è aumentato
Il prezzo degli alimenti è aumentato non solo per la loro scarsità ma anche in vista degli aumenti di luce e gas, utili per la produzione, l’imballaggio ed il trasporto della merce che viene distribuita nei vari supermercati.
Molte persone hanno già cambiato le loro abitudini riguardo la spesa, preferendo i discount alle costose catene di supermercati presenti nel territorio nazionale. Qui si possono trovare prodotti leggermente meno costosi mantenendo però alti standard qualitativi.
Tra i rincari più evidenti, si può trovare:
- Olio di semi, che raggiunge l’incredibile rincaro del +60,5%
- Burro che segue con +38,1%,
- Riso che sale del 26,4%
- Farina, che aumenta 24%
- Pasta, con il 21,6% in più
- Zucchero, che segna aumenti del 18,4%
- Gelati che seguono con il +18,2%
- Frutta e verdura, che registrano un +16,7%
- Uova +16,6%
- Pollame +16,5%
- Latte fresco parzialmente scremato che costa il 15,3% in più
- Pane che vede il suo costo crescere del 14,6%
- Acque frizzanti, che a causa della mancanza di anidride carbonica credono del 12,9%.
Ulteriori aumenti riguardano anche le utenze ed il carburante, con un rincaro di oltre il +100% dell’elettricità, l’aumento del gas naturale e gas di città con +63,7%, seguiti poi da Gpl e metano che sono ad un +46,4% concludendo con il gasolio per riscaldamento a +43,7%.