Aumenta l’importo dell’indennità di accompagnamento: a chi spetterà
La sentenza della Corte Costituzionale rivoluziona il sistema delle pensioni in Italia: ecco cosa succederà all’importo minimo degli assegni di invalidità.
Dopo la storica sentenza le conseguenze saranno diverse: è stata infatti imposta una soglia minima per i sostegni economici erogati a favore delle persone con invalidità. Si pensa ad una revisione generale dell’impianto previdenziale italiano con un conseguente cambiamento dell’indennità di accompagnamento.
Tutto è partito dalla Corte Costituzionale, interpellata a proposito di una questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte d’appello di Torino riguardo al ricorso di una donna di 47 anni colpita da invalidità al 100% che si è vista assegnare un importo mensile di 286,66 euro. I giudici hanno affermato che questa circostanza si configura come una vera e propria violazione dell’articolo 36 della carta costituzionale italiana: secondo questa norma i lavoratori hanno diritto ad avere mezzi adeguati alle loro esigenze di vita nel caso in cui si trovino in condizioni di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. La cifra decisamente irrisoria di 286,66 euro al mese andrebbe integrata per arrivare a 516 euro al mese.
Indennità di accompagnamento: si va verso un aumento della pensione minima
Questa decisione potrebbe ripercuotersi sull’indennità di accompagnamento che viene assegnata nel caso di invalidità totale e permanente del 100% se affiancata all’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore. In questi casi per affrontare qualsiasi step della vita quotidiana c’è bisogno di avere accanto sempre qualcuno e l’assegno del supporto economico previsto è di 520,29 euro, poco meno di 3 euro in più rispetto ai 12 mesi precedenti.
Per poter richiedere l’indennità di accompagnamento ci sono alcuni requisiti da rispettare, come la cittadinanza italiana e la residenza sul territorio nazionale, ma esistono anche della clausole di esclusione. Si è esclusi dalla ricezione dell’indennità di accompagnamento se si riceve già un’indennità simile per invalidità contratta per causa di guerra, di lavoro o di servizio. Si è esclusi da questa indennità anche se si è ricoverati gratuitamente in un istituto.
La scelta della Corte costituzionale potrebbe incidere sulle pensioni di invalidità con una variazione valida da questo momento in poi, tenendo conto del tetto di redditi annuo fino a 6.713,98 euro. Secondo Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap si rischia di escludere dal procedimento persone cieche e sorde e invalidi parziali. Ci potrebbero essere anche delle difformità di trattamento senza una riforma complessiva del quadro delle pensioni in Italia. Ci sarà da vedere se con il nuovo Governo le cose potranno cambiare.