Pasta, in tavola non siamo più al sicuro: pesticidi ovunque, il test che fa paura
Secondo un test effettuato su ben 18 marchi di pasta, il simbolo d’eccellenza della cucina italiana potrebbe non essere sana come si crede. Dalle analisi risulta la presenza di una sostanza molto discussa negli ultimi anni.
La rivista K-Tipp ha effettuato il test analizzando la pasta commercializzata in Italia ed in altri paesi europei e meno della metà è risultato realmente privo di pesticidi, tra i bocciati anche tanti marchi italiani.
Il test che boccia la pasta
Secondo la dieta mediterranea, inserita nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2010, la pasta e più in generale i cereali vanno a formare la base di partenza di una buona alimentazione.
Pasta, riso, farine e cereali sono solo alcuni degli alimenti che andrebbero a costituire più del 50% dell’alimentazione, purtroppo però non tutte le persone possono rifornirsi da piccoli stabilimenti, dove si conoscono le materie prime utilizzate ed i metodi di lavorazione.
Tantissime famiglie acquistano la pasta nelle catene di supermercati o discount, dove si può avere una vasta scelta di decine di marchi, famosi e meno famosi. Proprio tra queste confezioni sono state trovate delle sostanze altamente nocive per l’uomo e per l’ambiente.
Il test condotto dalla rivista svizzera K-Tipp ha analizzato 18 marchi, comprendendo pasta a grano duro, pasta integrale e pasta biologica e tra queste meno della metà sono risultate prive di pesticidi, insetticidi e particelle di muffe.
Quali marchi sono sicuri
Gran parte delle persone, sia in Italia che all’estero, mangiano la pasta almeno una volta al giorno, e nonostante i controlli ciclici da parte del,le autorità competenti alcune marche sono state bocciate per la presenza di glifosato.
Il glifosato è uno degli erbicidi più famosi al mondo, è stato introdotto nel mercato nel 2001 e da allora viene utilizzato non solo per eliminare le erbacce nei campi, lasciando intatte le piante delle coltivazioni, ma anche in un contesto urbano, dove bisogna evitare che crescano piante infestanti, come ferrovie o binari e strade.
L’uso di questo erbicida è da anni oggetto di studi poiché oltre ai comprovati effetti negativi che ha sull’ambiente, inquinando aria e falde acquifere e causando la morte di tantissimi animali ed insetti, il glifosato è stato inserito dall’AIRC nella lista degli elementi “probabilmente cancerogeni” per l’uomo, nella categoria 2A, al pari della carne rossa.
I marchi presenti nel mercato italiano che hanno superato il test a pieni voti sono:
- Combino (Lidl), spaghetti bio
- Aldi
- Barilla, spaghettoni
- Barilla penne integrali
- Coop, penne rigate
Più in generale, nel caso in cui si voglia scegliere una confezione di pasta sicura al 100% basterà acquistare la pasta bio, che è priva di pesticidi, il test infatti è stato superato da tutti i marchi bio.