Maxi condono, chi pagherà (molto) meno di tasse: potresti esserci tu
Un maxi condono delle cartelle esattoriali per assicurare più liquidità alle casse dello Stato: cosa prevede la riforma fiscale del nuovo governo.
Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta e come funziona. Tutti i dettagli nell’articolo.
Massimo condono delle cartelle esattoriali, chi pagherà meno tasse
Ne avevano parlato a più riprese già durante la campagna elettorale. Ma ora che c’è il nuovo governo il partito vincitore spiegherà come intende procedere con il maxi condono delle cartelle esattoriali promesso agli elettori.
Si tratterebbe di un intervento che va ad inserirsi nella riforma fiscale annunciata dalla destra, con uno sconto sulle tasse non versate che permetterebbe di risparmiare fino all’80% a chi non si è ancora messo in regola col Fisco.
La riforma prospettata dal nuovo Premier ha come obiettivo il recupero dei capitali non dichiarati allo Stato. Come per la flat tax, si vorrebbe promuovere uno sconto sulle tasse non ancora versate così da incentivarne il versamento e disincentivare l’evasione.
Il condono fiscale voluto dalla destra si tradurrebbe in una sanatoria delle cartelle esattoriali di importo compreso tra i mille e i 3 mila euro, nello specifico: con uno sconto dell’80% sulle tasse, i debitori andrebbero a versare solo il 20% di quanto dovuto regolarizzando così la propria posizione con l’Erario, senza dover pagare per intero l’importo per cui risultano morosi.
Per gli importi maggiori si potrebbe riconoscere invece un pagamento dilazionato dell’intera somma con la sola maggiorazione del 5% in sostituzione di sanzioni e interessi, che permetterebbe la rateizzazione automatica del debito in 10 anni.
La misura però è in via di definizione. I nodi da sciogliere sono ancora tanti. C’è il problema delle risorse, la fiducia di Bruxelles e, le alleanze di governo.
Come funzionerebbe questo maxi condono delle cartelle?
La riforma fiscale auspicata dal nuovo governo prevede un nuovo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. In particolare, per le somme inferiori a mille euro, il governo prevede la cancellazione definitiva del debito. Già oggi, il saldo e stralcio è riconosciuto a determinate categorie di contribuenti, ma prevede la riduzione delle somme e la condizione di grave e comprovata difficoltà economica.
Il “saldo e stralcio” riguarda solo le persone fisiche ed è riferito esclusivamente ad alcune tipologie di debiti affidati all’Agente della riscossione. La misura agevolativa prevede anche l’azzeramento di sanzioni e interessi di mora. Sono considerati in grave e comprovata situazione di difficoltà economica i contribuenti che:
- hanno un ISEE riferito al proprio nucleo familiare non supera 20 mila euro
- alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, hanno già presentato la procedura di liquidazione.
Nell’ambito dei provvedimenti legislativi emanati per fronteggiare i disagi economici e sociali connessi all’emergenza Covid, inoltre, il Decreto Fiscale ha previsto la possibilità di effettuare il versamento delle rate scadute nel 2020 e nel 2021 entro il 14 dicembre 2022.