Scoperta incredibile: l’anti dolorifico che riduce il rischio cancro
Secondo un nuovo studio, un semplice antidolorifico, già assunto da tantissime persone e molto conosciuto, potrebbe portare ad una incredibile riduzione delle morti per cancro addirittura del 40%. Ecco come è stato scoperto.
Lo studio pubblicato su Open Biology conferma gli evidenti effetti positivi che si possono ottenere tramite l’uso dell’aspirina, che riesce a limitare la diffusione del cancro all’interno dell’organismo e della diffusione metastatica.
Lo studio sull’aspirina che riduce il rischio del cancro
Alcuni ricercatori britannici hanno effettuato uno studio, pubblicato poi Open Biology, che ha esaminato le ricerche precedenti sull’aspirina ed ha messo in luce tutti gli effetti benefici che l’assunzione di questo antidolorifico ha sul corpo.
In caso di presenza di cancro all’interno dell’organismo, si è notato che l’aspirina ha il potere di ridurre l’infiammazione correlata alla malattia, la coagulazione anormale, la crescita anormale dei vasi sanguigni e riesce anche a migliorare i processi di riparazione cellulare.
La scoperta incredibile potrebbe apportare tantissimi miglioramenti in ambito medico per contrastare il numero di morti causate dal cancro, salvando molte vite e riducendo i dolorosi sintomi della diffusione metastatica.
L’aspirina fa parte dei cosiddetti farmaci antinfiammatori non steroidi (FANS) e serve per trattare sintomi come febbre, mal di testa, mal di denti, dolori mestruali, reumatici e muscolari, molti dei quali presenti anche quando si è effetti da alcune tipologie di cancro.
I risultati benefici dell’aspirina
La ricerca ha evidenziato come due aspirine al giorno per un paio d’anni possono portare ad una protezione che dura più di 10 anni e questo dato si è rafforzato grazie alle statistiche che si sono accumulate nel tempo.
Lo studio ha coinvolto 861 pazienti che soffrivano della sindrome di Lynch (che colpisce all’incirca una persona su 200). La sindrome di Lynch consiste nella presenza di un problema genetico con la riparazione del DNA e rende i soggetti più a rischio di tumori legati all’intestino ed all’utero.
Di queste persone prese in esame per 10 anni e 427 hanno assunto l’aspirina in modo continuativo per due anni, arrivando a fine studio con un rischio di tumore ridotto di oltre il 40%.
Gli studiosi britannici hanno affermato: “Per le persone ad alto rischio di cancro, i benefici sono evidenti: l’aspirina funziona. Il nostro nuovo studio internazionale ha analizzato se dosi più piccole funzionano altrettanto bene, e i risultati hanno mostrato che i pazienti che assumevano aspirina avevano il 42% in meno di tumori del colon. Tra coloro che hanno assunto l’aspirina per due anni interi, inoltre, il rischio era diminuito del 50%.”.