Pignoramento, i metodi (legali) per evitare il dramma: funzionano davvero
Il pignoramento dello stipendio è un evento che solitamente segue il sollecito di pagamento di una o più cartelle esattoriali, esistono però degli stratagemmi legali che servono ad evitare che si venga espropriati di una porzione dello stipendio.
Quando ci si rifiuta di pagare una cartella esattoriale od un debito fiscale, l’Agenzia delle Entrate può provvedere al pignoramento dei beni del debitore, confiscando ciò che può essere venduto rapidamente, così da risarcire il creditore, o attraverso il pignoramento dello stipendio, ecco come evitarlo legalmente.
Come funziona il pignoramento
Esiste più di un modo per evitare che lo stipendio venga pignorato, ma prima di elencarli cerchiamo di capire come agisce l’Agenzia delle Entrate una volta venuta a conoscenza della presenza di un debito non pagato.
Se un cittadino si rifiuta di pagare, si va incontro a dei provvedimenti stabiliti dal Codice di Procedura Civile che comprendono azioni atte al recupero della somma insoluta. Per riuscire a recuperare l’intero importo l’Agenzia delle Entrate può attuare dei pignoramenti che non riguardano solo lo stipendio, infatti nel suo mirino sono presenti molti altri beni.
Ecco cosa rimane alle persone nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate proceda con un pignoramento:
- La casa di abitazione principale
- Lo stipendio (tranne che per una piccola percentuale)
- L’auto od il veicolo essenziale per svolgere l’attività lavorativa o per attività salvavita
L’ufficiale giudiziario dovrà destreggiarsi tra le varie regolamentazioni ed osservare fedelmente quanto descritto dal Codice di Procedura Civile ed i beni che possono essere sequestrati per primi sono quelli facilmente vendibili che non possono comprendere alcune categorie di beni, come vestiti, arredamento essenziale come tavoli o letti, fedi nuziali, oggetti di culto, elettrodomestici primari ed i beni alimentari.
Come evitare il pignoramento di stipendio
Esistono 6 modi più o meno validi per evitare che lo stipendio venga pignorato, rimanendo nei confini della legalità:
- Tenere il conto in rosso, anche se poi non potrebbe essere utilizzabile
- Aprire un fido che consenta di prelevare il denaro presente sul conto, fino a mantenerlo al limite del fido, tuttavia questo strumento è costoso ed attuabile solo a chi ha un’attività commerciale o professionale
- Prelevare quotidianamente in contanti parte dello stipendio, così da non renderlo pignorabile
- Cointestare il conto con un familiare, così da rendere pignorabile la disponibilità solo fino al 50%
- Aprire un conto di riserva, così da far confluire il denaro di su esso
- Far arrivare sul conto corrente solo le somme dello stipendio o della pensione, così da poter dimostrare al giudice che quella somma costituisce il minimo vitale (quest’anno è pari a 525,89 euro) e può essere pignorata solo in una piccola parte.