Legge 104, svolta epocale: cosa succede al referente
Cade uno dei paletti che riguardano la Legge 104, da ora per l’assistenza non ci sarà più l’obbligo della presenza di un unico referente, quindi i giorni di permesso potranno essere distribuiti anche su più familiari, a patto che venga fatta richiesta.
L’INPS ha chiarito tutte le modifiche in un messaggio, in cui ha sciolto i dubbi di tutte le persone interessate che ora potranno partecipare alla cura ed al sostegno dei familiari affetti da disabilità o da invalidità.
La svolta sulla Legge 104
Il nuovo decreto elimina il principio del “referente unico dell’assistenza”, in cui ad esclusione dei genitori non si poteva riconoscere a più di una persona la possibilità di ottenere giornate di permesso dal lavoro per effettuare il servizio di assistenza.
Nella comunicazione numero 3096, l’INPS ha dato la comunicazione di questa svolta che va ad aggiornare la legge rimasta intoccata dal 5 Febbraio 1992, che ora viene adeguata alla normativa europea per l’assistenza, l’integrazione sociale e per i diritti delle persone affette da disabilità.
Ora che il diritto può essere richiesto tra più familiari (oltre ai genitori), le giornate di permesso dovranno essere garantite dal datore di lavoro, il quale probabilmente chiederà semplicemente un preavviso a fini organizzativi. La richiesta dovrà essere fatta sul sito ufficiale dell’INPS attraverso la compilazione del modulo chiamato SR08_Hand2, che è, tra l’altro, lo stesso utilizzato per rinnovare l’autorizzazione.
Chi può godere di questi cambiamenti
I permessi potranno essere richiesti da:
- genitori, anche affidatari o adottivi, di figli con disabilità gravi
- coniugi o conviventi di fatto
- parenti ed affini entro il terzo grado di parentela
- coppie di fatto e coppie unite civilmente
Le condizioni di disabilità della persona da assistere dovranno essere gravi e riguardanti ad esempio l’apparato cardiocircolatorio, respiratorio, digerente, urinario, endocrino, osteoarticolare e locomotore, neurologico, patologie psichiche, uditive e dell’apparato visivo, fisiognomico, stomatognatico, fonatorio, riproduttivo femminile e maschile. Vengono inoltre considerate le patologie congenite, ematologiche, reumatiche, neoplastiche e rare.
Sul sito dell’INPS sono visionabili tutte le tabelle ministeriali riguardanti le patologie compatibili e nel caso in cui terminata patologia o condizione non sia compresa, ci si potrà rivolgere medico di fiducia che dovrà considerare la situazione.
Nel caso in cui venga riconosciuto il bisogno di assistenza, si potrà intraprendere un iter amministrativo rivolto riconoscimento dell’handicap per ottenere benefici della 104. Il medico si occuperà della compilazione dei moduli presentando ed allegando tutte le certificazioni del caso, dove verrà specificata la condizione della persona ed il relativo bisogno di assistenza per compiere azioni di routine presenti nella vita quotidiana.