Integratore pericoloso, cosa succede se lo assumi: ritirato!
La stagione estiva è finita e con lei sono terminate anche le vacanze e la conseguente ripresa del lavoro, degli studi e della routine in generale, può causare molto affaticamento. Per alleviare questo sintomo molto spesso ci si affida a degli integratori ma uno di questi è stato ritirato dal mercato, ecco perché.
Un integratore contro la stanchezza e l’affaticamento, molto diffuso e famoso, è stato ritirato dal mercato in quanto all’apertura si potrebbero verificare delle reazioni inaspettate del prodotto. Il Ministero della Salute ha consigliato di non usare il prodotto ed anzi, di gettarlo.
Quale integratore è stato ritirato
Quando ci si sente affaticati e si avverte un senso di spossatezza il solo riposo può non bastare. Il medico curante potrebbe consigliare di migliorare l’alimentazione, garantendo all’organismo un apporto corretto di tutti i nutrienti ed eventualmente un integratore, nel caso in cui i sintomi siano davvero debilitanti.
Gli integratori esistono in tantissime varianti e servono proprio per i casi in cui una persona abbia bisogno di un sostegno in più, che lo possa aiutare a superare le lunghe giornate piene di impegni.
La sicurezza di questi prodotti è generalmente molto alta dato che è destinato a migliorare la salute delle persone e per essere commercializzato deve necessariamente seguire e superare molti controlli. Uno di questi però è stato recentemente oggetto di un richiamo, causato da una sospetta reazione che avviene nel momento dell’apertura della boccetta.
L’integratore in questione è il “Quetidia, soluzione orale, fast slow da 150ml”, nello specifico si tratta dei lotti 220342 e 220343, con scadenza prevista al 29 Febbraio 2024. Il Quetidia è venduto in flaconi da 150 ed al momento dell’apertura questi particolari lotti sembrano creare una strana effervescenza che fa anche fuoriuscire il prodotto.
Cosa fare se è già stato acquistato
Il Quietidia è stato prodotto da H.P.I. Humana Pharma International SPA, con sede a Casorate Primo in via Enrico Mattei, e distribuito da Neuraxpharm Italy SPA.
Il Ministero della Salute ha provveduto immediatamente a sollecitare i possessori di questi flaconi a buttarli senza aprirli, nonostante non siano stati individuati rischi per la salute.
Evitare di assumere l’integratore è attualmente la scelta più sicura da fare e sul sito del ufficiale del Ministero della Salute è possibile visionare ogni prodotto che è stato ritirato dal mercato, così da confrontare ciò che si ha in casa con i dati aggiornati costantemente.
Se il prodotto è già stato consumato, ci si può rivolgere all’azienda produttrice tramite il numero verde per chiedere dettagli in merito. Inoltre, se dovessero sopraggiungere sintomi anomali, si consiglia di contattare il proprio medico curante.