Attacco nucleare: è possibile salvarsi dalla bomba atomica? Non ci crederete
Negli ultimi mesi è tornato l’incubo di un conflitto atomico. La domanda che nasce spontanea pensando ad uno scenario come questo è una sola: si può sopravvivere ad una esplosione atomica?
Per rispondere occorre prima fare una piccola digressione sulle armi nucleari, la loro potenza, e la loro metodologia di impiego.
È possibile sopravvivere ad un’esplosione atomica? Sembra incredibile
Le armi atomiche non sono tutte uguali. Ne esistono di 4 tipi che possono raggiungere al massimo determinate potenze a seconda della tipologia di esplosivo che usano e della sua combinazione.
Anche in considerazione che non si può aumentare la potenza di un ordigno al plutonio o all’uranio semplicemente aumentandone la quantità in quanto se si raggiunge una certa massa, detta massa critica, si innesca spontaneamente la reazione nucleare.
Non tutte le esplosioni atomiche hanno gli stessi effetti che dipendono dalla quota a cui avviene l’esplosione, a sua volta dipendente dall’obiettivo strategico che si vuole colpire. Se l’obiettivo è un silo di missili balistici o bersagli induriti di piccole dimensioni la quota ottimale di esplosione è al suolo.
Se invece si tratta di aree urbane, complessi industriali, portuali o aeroporti, l’esplosione sarà ad una quota prestabilita che dipende dalla potenza dell’arma. Anche per colpire gli apparati elettronici l’esplosione sarà in quota ma molto più elevata rispetto al caso precedente.
Come si può sopravvivere ad un attacco nucleare? La risposta
È possibile sopravvivere a patto di mettere in pratica alcune semplici mosse. Innanzitutto, come suggerirebbe il buon senso, quando le sirene di allarme risuonano è opportuno trovare un riparo all’interno di un edificio, ma non tutti offrono lo stesso livello di protezione. Vale però in ogni caso la regola di sistemarsi in un sotterraneo o, qualora non ci fosse, nella parte più interna dell’edificio lontano da finestre e muri perimetrali che potrebbero essere sventrati dalla forza dell’esplosione.
Ovviamente per sopravvivere occorre anche avere una adeguata scorta di acqua e viveri non deperibili a disposizione oltre che una radio AM/FM e batterie di riserva per restare in contatto con gli organismi di protezione civile e seguirne le indicazioni: il fallout può essere previsto conoscendo punto di impatto, potenza dell’ordigno e direzione dei venti.
Per fornire ulteriore protezione alla propria abitazione si consiglia di sigillare le finestre e le porte esterne con del nastro adesivo in modo da eliminare le correnti d’aria e qualora si venisse contaminati si può ricorrere ad una procedura per cercare di ridurre gli effetti delle radiazioni: levarsi i vestiti e le scarpe e allontanarli dal proprio rifugio, se possibile lavarsi accuratamente con acqua e sapone soffermandosi particolarmente sui capelli e sul viso altrimenti usare asciugamani umidi. infine soffiarsi il naso per eliminare le polveri inalate.