Chiudete i balconi, senza permessi: ora è possibile
Edilizia libera e quindi nessun permesso da parte del Comune. Cambia così il regime di autorizzazione delle vetrate scorrevoli. Leggiamo i dettagli.
La novità arriva con un emendamento alla legge di conversione del Dl Aiuti bis, approvato nel passaggio del provvedimento al Senato.
Si possono chiudere i balconi senza permesso, adesso è possibile, le Vepa
Parliamo nello specifico di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, le cosiddette Vepa. Acronimo che significa vetrate panoramiche amovibili. Sono strutture ad alte prestazioni energetiche con funzione di coibentazione, schermatura solare e protezione di ambienti come verande e balconi.
La loro caratteristica principale, è quella di essere completamente rimovibili: sono solitamente sistemi scorrevoli che consentono l’apertura e la chiusura della vetrata, a seconda delle esigenze e delle stagioni. Servono a mitigare gli effetti del clima, sia in estate che in inverno, migliorando sensibilmente la temperatura adatta per ogni stagione.
«Queste vetrate – spiega Daniele Predari, presidente della sezione trasformatori di Assovetro – vanno a chiudere queste parti esterne degli edifici per dare una protezione, soprattutto a livello di isolamento termico e per le acque piovane. Sono ad esempio molto utili per le infiltrazioni d’acqua».
Si tratta – prosegue il presidente – «di un mercato che ha una sua consistenza e che tecnicamente si è evoluto molto. Questi elementi hanno avuto un grosso sviluppo nel periodo Covid, nei locali che hanno chiuso parti esterne. Oggi le parti metalliche sono quasi invisibili, la maggior parte della struttura è vetro, in modo da minimizzare l’impatto visivo».
Il problema di questi interventi – dice ancora Daniele Predari – è che le modalità di autorizzazione «erano sempre lasciate nel limbo delle interpretazioni locali: in alcuni Comuni erano consentiti, in altri erano considerati incrementi di volume. Con questa modifica diventa più semplice per noi fornire questi tipi di vetro. Mi aspetto un impulso ulteriore a queste tipologie di lavoro e di chiusura».
Chiudete i balconi, adesso si può. Libera edilizia, le condizioni per i lavori
Gli interventi di realizzazione e installazione di queste vetrate, dirette ad assolvere funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, di parziale impermeabilizzazione delle acque meteoriche» vengono adesso catalogati in edilizia libera all’interno delle classificazioni del Testo unico edilizia, previsto dalla legge.
Questi interventi possono riguardare balconi aggettanti dal corpo dell’edificio o logge rientranti all’interno dell’edificio, quindi, possono andare a proteggere entrambe queste tipologie di elementi.
Ci sono ovviamente delle condizioni da rispettare. Alcune vengono elencate dall’emendamento. È essenziale che questi elementi «non configurino spazi stabilmente chiusi con conseguente reazione di volumi e di superfici, come definiti dal Regolamento edilizio tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile». Insomma, la chiusura attraverso le vetrate non può servire a creare nuovi spazi abitabili, aumentando superficie destinata a residenza. L’unico requisito per mettersi all’opera.