Riscaldamento, dobbiamo rispettare le regole: chi controllerà i nostri termosifoni
Come funzionano i controlli se non rispetti le limitazioni sui riscaldamenti quest’inverno? il governo sembra aver tracciato la strada per affrontare un inverno che potrebbe avere in serbo il razionamento dell’energia elettrica e altre misure drastiche.
Si tratta di risparmiare il gas per far fronte alla stagione fredda senza andare in emergenza: il ministro della transizione ecologica Cingolani ha preparato un piano che dovrebbe in Consiglio dei ministri settimana prossima. Vediamo nei dettagli.
Quali sono le misure previste dal piano e quali regole dobbiamo rispettare? il controllo sui termosifoni
Tra le misure previste dal piano c’è l’abbassamento della temperatura dei termosifoni di un grado in tutti gli edifici pubblici, ma anche nelle case private. Insomma, si passa da 20 gradi a 19 per tutti. Tutto questo mentre si stanno stoccando le riserve di gas con lo scopo di arrivare al 90 per cento del fabbisogno entro l’autunno e affrontare così con meno sofferenza d’animo il resto dell’anno.
Ma cosa rischia però chi non abbassa la temperatura dei termosifoni? i controlli
Ma cosa rischia chi non abbassa la temperatura del termosifone? Ma soprattutto chi fa i controlli per assicurare che tutti rispettino la legge prevista dal piano? È chiaro che la situazione cambia tra pubblico e privato. Negli edifici pubblici sarà ovviamente più facile e immediato controllare l’applicazione della norma essendo esposti al pubblico e quindi semplicemente controllabili dagli enti che devono occuparsene.
Più complicato invece diventa verificarne la corretta messa in pratica nelle abitazioni private. È abbastanza ovvio che la polizia locale non potrà bussare casa per casa per controllare il termostato dei singoli appartamenti, è quindi prevedibile che i controlli riguarderanno solo i condominii, ovvero gli edifici col riscaldamento centralizzato.
Spetterà poi agli amministratori di condominio controllare la temperatura e fare in modo che sia tenuta a 19 gradi. È molto probabile che i controlli saranno fatti a campione, in modo casuale. La norma quindi, seppur giusta potrebbe risultare inefficace dal punto di vista dell’applicazione. Gli italiani potrebbero con nostro dispiacere non rispettarla.
Molto più incerta è invece l’eventualità di un controllo effettivo nelle case con riscaldamento autonomo. Non a caso sembra che l’orientamento del governo per questi casi, sia di esercitare un’azione di persuasione, più che di repressione. Spingendo in questo modo il cittadino a voler mettere in atto la norma per il bene comune, e non perché lo stato voglia far morire di freddo i suoi cittadini. Staremo a vedere.
Per quanto riguarda le sanzioni infine al momento non se ne sa nulla.