Reddito di cittadinanza, arrivano pochi soldi: come fare per aumentare l’importo
Reddito di cittadinanza troppo basso? Esiste un modo per aumentare l’importo del sussidio mensile: ecco come fare.
Chi beneficia del reddito di cittadinanza non sempre è a conoscenza dei criteri con cui è stabilito l’ammontare della somma spettante.
Sull’importo del reddito di cittadinanza incidono diversi fattori che esulano dalla situazione economica di partenza del nucleo familiare e sono molte le famiglie che si sono lamentare di percepire una somma troppo bassa. Per il calcolo dell’importo da erogare mensilmente si prende in considerazione l’ultimo ISEE inviato: questo indicatore della situazione economica equivalente fornisce una fotografia dello stato economico della famiglia richiedente.
Naturalmente le condizioni economiche cambiano di anno in anno ed è necessario comunicare tempestivamente l’aggiornamento dell’ISEE rivolgendosi a Caf o Patronati per testimoniare la nuova situazione economica e ottenere così un sussidio maggiorato. Per chiedere un’aggiunta alla somma del reddito di cittadinanza si può contattare direttamente l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale attraverso il numero online reperibile in diversi modi. Il contact center a disposizione degli utenti è disponibile 24 ore su 24 anche nei giorni festivi: si tratta di un servizio completamente gratuito. L’Inps può essere contatto anche direttamente dal sito istituzionale, accedendo alla propria area utente riservata tramite Spid, CNS o CIE.
Reddito di cittadinanza italiano: il confronto con il reddito negli altri Paesi Europei
A proposito del reddito di cittadinanza esistono differenze notevoli tra il sussidio italiano e quello previsto dagli altri Paesi Europei. L’Italia è stata una delle ultime nazioni a scegliere di erogare un reddito minimo per i cittadini, mentre in altri Paesi d’Europa la misura di sostegno è attiva da diverso tempo.
Rispetto agli altri redditi di cittadinanza europei quello italiano è più cospicuo, soprattutto nel caso di persone sole o di piccoli nuclei familiari. Questo rappresenta un punto a favore dell’attuazione di questa misura di sostegno nella penisola italiana. Ma per una caratteristica ritenuta favorevole ce ne sono almeno due che sono considerate uno svantaggio, come la debolezza del sistema di inclusione sociale e la mancanza di strutture e organismi di controllo e supporto che consentono il reinserimento, anche graduale, nel mondo del lavoro.
In Italia c’è totale assenza di meccanismi che dovrebbero incentivare la ricerca di nuovo lavoro e aiutare gli aventi diritto al sussidio a trovare un’occupazione che permetta loro di pensare alla propria sussistenza e a quella delle proprie famiglie in modo autonomo. Questo è uno dei temi di discussione protagonista della campagna elettorale che porterà alle elezioni politiche del 25 settembre.