Gas, sarà coprifuoco: razionamenti e multe salatissime a chi sbaglia
Ci si prepara a tempi difficili: ecco come le famiglie e le imprese italiane saranno chiamate a fronteggiare la crisi energetica.
Razionamenti di gas e multe salatissime all’orizzonte: l’innalzamento vertiginoso dei prezzi dell’energia è il problema a cui far fronte nel presente e nell’immediato futuro.
Secondo l’Unione Europea è ora di fissare un tetto al prezzo del gas in arrivo dai gasdotti russi in Europa. La Russia minaccia, però, la chiusura dei rubinetti con gravi conseguenze per l’Italia che dipende ancora per circa il 20% dalle importazioni da Mosca. Come prepararsi all’inverno con gli apporti di gas ridotti? Si parla di razionamenti di gas e luce, sia nelle case che negli uffici e anche negli edifici pubblici.
Riscaldamenti abbassati in scuole e aziende: al via il razionamento di gas da ottobre
L’ipotesi di razionamento dovrebbe cominciare ad ottobre con l’abbassamento della temperatura dei riscaldamenti centralizzati di un grado. Ma si parla anche di rimandare il periodo di accensione da ottobre a novembre: si lavora per ridurre il riscaldamento nelle aree del Paese con un clima più mite.
Per gli sprechi di energia sono previste importanti multe, anche nelle case private. Si pensa a come procedere ai controlli per accertarsi che nessuno violi le regole: nel Testo unico sull’edilizia del 2001 si fa riferimento agli obblighi per il risparmio dell’energia indicando sanzioni non inferiori ai 516 euro e non superiori ai 2.582 euro. Ad effettuare i controlli potrebbero essere gli stessi amministratori di condominio con modalità ancora da decidere.
Ma non è tutto: nell’ottica di un razionamento dell’energia si parla di un possibile spegnimento delle luci e dei monumenti la sera, di chiusura anticipata dei negozi e dello spegnimento di luci e termosifoni a scuola quando non è necessario. La Dad è stata presa in considerazione per almeno un giorno a settimana, ma sono diverse le voci contrarie.
Anche alle imprese saranno richiesti dei sacrifici per evitare sprechi di energia: la scelta dello smartworking garantirebbe un notevole risparmio ma sono molte le aziende che appaiono restie a ricorrere ancora una volta alle modalità di lavoro agile come successo durante le ondate più intense e pericolose di Covid.
Secondo Confindustria la chiusura totale dei rubinetti russi sull’apporto di gas all’Europa comporterebbe grossi rincari sui prezzi con conseguenze sul Pil del Paese: l’impatto negativo potrebbe abbassare il Pil di circa l’1% da qui alla prima metà del 2023. Altre proiezioni elaborate dal Mes, invece, parlano di una possibile riduzione del prodotto interno lordo del 2,5% per Italia e Germania.