Reddito di cittadinanza, se non ti presenti ti tolgono i soldi: attenzione
Il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari.
Chi lo ottiene però, rischia di perderlo. I motivi di decadenza sono svariati e di diversa natura. Vediamo quali sono e quando c’è questo rischio.
Reddito di cittadinanza: in alcuni casi si rischia di perderlo
Ci sono determinate circostanze in cui il Reddito di cittadinanza può essere perso o ridotto. Si prevede la decadenza dal Reddito di cittadinanza quando uno dei componenti del nucleo familiare:
- non sottoscrive il Patto per il lavoro ovvero il Patto per l’inclusione sociale;
- non partecipa alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
- non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti;
- non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale;
- non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;
- venga trovato dalle autorità ispettive competenti a svolgere attività di lavoro dipendente, senza averlo comunicato.
O comunque chiunque presenti dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute è punito con la reclusione da due a sei anni. È prevista, invece, la reclusione da uno a tre anni nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio. In questo caso è prevista la decadenza dal beneficio con immediatezza e la restituzione di quanto indebitamente percepito.
Se l’interruzione della fruizione del Reddito di cittadinanza avviene per ragioni diverse dall’applicazione di sanzioni, il beneficio può essere richiesto nuovamente.
Quando si rischia di perdere davvero il Reddito di cittadinanza
Il Reddito di cittadinanza prevede l’erogazione del denaro solo nel caso in cui l’utente accetti la disponibilità di lavori messi a disposizione dai Centri per l’impiego. Quando l’utente che percepisce il Reddito non accetta almeno una di tre offerte di lavoro congrue, oppure in caso di rinnovo non accetta la prima offerta di lavoro, subisce una decurtazione di mensilità o gli viene rimosso. Vediamo come funziona.
In caso di mancata presentazione alla convocazione dei Cpl (centri per l’impiego), in assenza di giustificazione valida si applicheranno delle decurtazioni: in caso di prima mancata presentazione, decurtazione di una sola mensilità. Nel caso di una seconda mancata presentazione, decurtazione di due mensilità.
Nel caso della terza assenza, il beneficio decade completamente. I motivi di giustifica validi possono essere: stato di malattia o infortunio, servizio civile o di leva, stato di gravidanza, citazioni in tribunale comprovabili da ordini di comparizione e infine gravi motivi familiari certificati. Insomma, in caso di negligenza potrebbe essere molto facile perdere il Reddito di cittadinanza.