Pensione, puoi smettere di lavorare a 62 anni, è tutto vero: come fare
Alcune categorie di lavoratori possono usufruire della pensione anticipata: ecco chi può smettere di lavorare già a 62 anni.
Per poter richiedere l’uscita anticipata dal lavoro è necessario soddisfare alcuni requisiti: scopriamoli insieme mentre si attendono le novità apportate al sistema pensionistico italiano.
La Legge di Bilancio 2023 cambierà le modalità di accesso alla pensione e sono diverse le ipotesi che si fanno strada per dovrà decidere l’uscita dal lavoro. La lotta in campagna elettorale tra le diverse fazioni si basa anche sulla capacità di offrire la soluzione migliore, comprensiva di scivoli pensionistici. Una delle opzioni permette ad alcune categorie di lavoratori di accedere al sistema pensionistico già a 62 anni.
Lavoro notturno: ecco chi può richiedere la pensione anticipata e a quale età
Quali sono le professioni che possono usufruire di questo privilegio? Stiamo parlando delle persone chiamate a svolgere attività usuranti, come i palombari, i lavoratori nelle cave o nelle miniere ossia lavori poco frequenti. Ma la normativa che disciplina l’uscita anticipata dal lavoro si occupa anche di altre professioni, di cui si parla poco in merito allo scivolo pensionistico. Pensiamo a chi lavora come guardia giurata e svolge la sua professione durante faticosi turni notturni. Il lavoro di notte rientra nelle motivazioni che caratterizzano i lavori gravosi: chi lavora nelle ore notturne può richiedere la pensione all’età di 61 anni e sette mesi.
La condizione da soddisfare, in questo caso, è quella di svolgere un lavoro tra le ore 24.00 e le 5.00 del mattino. In questo modo è possibile uscire dal mondo del lavoro avendo compiuto 61 anni e sette mesi di età e avendo accumulato 35 anni di contributi alle spalle. Si parla a tal proposito di Quota 97,6, cifra che equivale alla somma tra età e contributi maturati.
Attenzione però: il lavoro notturno a cui si fa riferimento nella normativa dovrà essere stato svolto per almeno sette anni negli ultimi dieci oppure per la metà della vita lavorativa. Ci sono delle precisazioni da fare:
-chi svolge attività di notte tutto l’anno o per un numero di giornate superiori o pari a 78 all’anno può andare in pensione a 61 anni e 7 mesi;
-chi svolge attività di notte per 72-77 giornate lavorative può andare in pensione a 62 anni e sette mesi;
-chi svolge attività di notte per 64-71 giornate lavorative può andare in pensione a 63 anni e sette mesi.
Chi svolge attività di notte in modo autonomo dovrà effettuare gli stessi calcoli aggiungendo un anno di età ad ognuna delle opzioni elencate.