Bonus trasporti al via: meglio fare in fretta, potrebbero finire i soldi
Dal primo settembre è possibile richiedere il bonus trasporti, un sostegno creato per incentivare la mobilità sostenibile e aiutare chi, per studio o lavoro, si trova ad essere pendolare.
La domanda per il bonus trasporti può essere inoltrata attraverso l’apposito sito gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: bonustrasporti.lavoro.gov.it entro il 31 dicembre.
Il bonus trasporti consta di un incentivo per l’acquisto di abbonamenti annuali o mensili per i mezzi pubblici. Può essere richiesto dalle persone fisiche che hanno conseguito, nel 2021, un reddito complessivo non superiore a 35mila euro. Si tratta di uno dei tanti bonus previsti dal governo per andare incontro alle crescenti difficoltà economiche delle famiglie italiane. Il sostegno è disponibile e può essere richiesto per sé stessi, ma anche per un beneficiario minorenne che risulti fiscalmente a carico. Per inoltrare la domanda è necessario utilizzare lo Spid o la carta d’identità elettronica (Cie) inserendo il codice fiscale del beneficiario. Sono considerati beneficiari tutti i redditi imponibili sotto i 35mila euro, che non derivano solo da lavoro o pensione, ma anche da locazione e soggetti a cedolare secca.
Come funziona il bonus trasporti e come richiederlo
Il valore dell’incentivo dipende dall’importo dell’abbonamento annuale o mensile che si vuole acquistare, ma in ogni caso non può superare l’importo di 60 euro. Si precisa che “il buono è valido per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o ancora per i servizi di trasporto ferroviario nazionale”.
Il bonus è personale, non cedibile e non rientra nel calcolo dell’Isee. Chi richiede l’incentivo dovrà compilare la richiesta indicando il gestore del servizio di trasporto pubblico, locale, regionale o ferroviario titolare dell’abbonamento. Il bonus deve essere utilizzato sull’acquisto di un abbonamento entro il mese solare di emissione, ma può essere valido anche in un periodo successivo. Si può richiedere il bonus una sola volta attraverso l’autocertificazione del reddito.
Per soddisfare le richieste di bonus in arrivo il governo ha deciso di stanziare 180 milioni di euro, ma è possibile che non bastino per andare incontro a tutte le esigenze. Chi non riesce ad ottenere l’agevolazione può portare le spese in dichiarazione dei redditi e ottenere, invece, una detrazione del 19% su un massimo di 250 euro spesi per gli abbonamenti ai trasporti pubblici. In questo caso non ci sono limiti di reddito da rispettare. Chi ha beneficiato del bonus trasporti possono utilizzare la detrazione per la parte eccedente il bonus già utilizzato.