Pensione 2023, torna la Legge Fornero: cosa cambia
Pensione 2023, cambiamenti in arrivo. Quota 102 scade il 31 dicembre, questo significa che dal 1 gennaio 2023 torna in vigore la Legge Fornero a meno che non venga messo in essere un provvedimento rapido che cambi lo scenario.
Dal 2023 si potrà andare in pensione all’età di 67 anni con 20 anni di contributi, in alternativa si dovranno avere 42 anni e 10 mesi di contributi regolarmente versati per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne. Sono queste le regole dettate dalla Legge Fornero che riprenderà la sua validità da gennaio del prossimo anno.
Nel 2023 si prevede una spesa pensionistica più alta per l’inflazione, si calcola un aumento dello 0,7% del Pil, che si traduce in 13 miliardi di euro. Chi uscirà vincente dalle urne del 25 settembre non potrà fare niente per porre rimedio o migliorare il sistema delle pensioni per questioni di tempistica. Ma potrebbe essere prorogata la Quota 102, anche se c’è il rischio di far sballare le casse dello stato e difficilmente qualcuno si prenderà questa responsabilità.
Legge Fornero, ritorna portando cambiamenti
Le scelte decretate da Elsa Fornero, ‘ex Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali durante il governo Monti, stabilisce l’età pensionabile a 67 anni che si può anticipare agendo con una diminuzione della quota spettante al lavoratore. Oppure gli uomini possono andare in pensione se hanno 42 anni più almeno 10 mesi di lavoro, mentre per le donne si conta un anno di meno.
In seguito fu emessa Quota 100 che prese il suo posto permettendo di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contribuzione regolare. Tale disposizione è stata seguita da Quota 102 con innalzamento dell’età pensionabile a 64 anni con 38 anni di contributi. Tutto questo ha messo in standby la Legge Fornero che riprenderà il suo corso se non si interviene rapidamente.
Quota 41, la Lega la richiede con urgenza
Le proposte per impedire che si torni alla Legge Fornero, i partiti politici stanno facendo alcune proposte. La Lega insiste per attuare la Quota 41 che prevede di andare in pensione con 41 anni di contributi indifferentemente dall’età del lavoratore o lavoratrice, mentre Forza Italia propone Quota 104.
Da valutare sono anche i costi che tali cambiamenti per il pagamento della pensione porterebbero alla cassa pubblica che sono notevoli. Quota 41, ad esempio, avrebbe un costo di 4 miliardi che andrebbero a pesare in un periodo economico complicato. Per tale ragione sembra che sia inevitabile il ritorno in vigore della Legge Fornero.