È possibile ottenere un locale a prezzi bassissimi? In alcuni posti del mondo, in questo caso in Italia, sì è possibile.
Nell’entroterra abruzzese in un piccolo borgo, precisamente tra L’Aquila e Sulmona, abbiamo la diretta testimonianza del progetto ideato dai due protagonisti della vicenda.
In Abruzzo, nel cuore del Parco regionale Sirente Velino, un castello medievale e le torri dei paesi limitrofi tornano ad essere frequentati da abitanti e turisti. Tutto questo grazie al progetto di una giovane coppia e delle associazioni del luogo. Tra storia e natura, è possibile immaginare un turismo diverso? Il castello medievale di Beffi è un piccolo borgo fortificato facente parte del paese di Beffi, nel comune di Acciano. Da qui emerge una torre in pietra alta più di 20 metri.
Qui i due giovani, Serena della Fornace e Stefano Rispoli, hanno avuto la possibilità di affittare una parte del castello di proprietà del comune ad un prezzo irrisorio. “A Beffi prima c’erano più persone” racconta a http://economiacircolare.com/ Serena Della Fornace, cittadina, volontaria e proprietaria di un’attività nel castello.
“C’era una piccola comunità che riusciva a dar vita a delle iniziative. Qualcuno si è tirato fuori tra i soliti litigi di paese e la cosa è andata sfumando: nessuno si è più preso cura del giardino botanico ed hanno lasciato tutto così com’era“. Nel 2018 le attività di volontariato sono riprese, inaugurando un piccolo museo nel castello. Serena e Stefano si sono però resi conto che l’attività di volontariato non bastava.
Nel 2020, i due, hanno cominciato la loro attività all’interno del castello: un pub-ristoro. L’affitto esiguo dato dal fatto di trovarsi in un paese piccolissimo, ed il tacito accordo con il Comune di Acciano, gli ha permesso di disporre anche dalla parte esterna. Questo ha rappresentato per la coppia un’opportunità di lavoro che forse in una grande città, con un affitto molto più oneroso, non sarebbe stata possibile.
I due si occupano della manutenzione anche di altre zone, ripulendole da rovi e rifiuti. L’apertura del locale ha portato, nonostante lo sfortunato periodo di pandemia, ad una maggiore frequentazione della zona come punto di sosta per turisti e per chi dalle città vicine viene ad esplorare il suo territorio.